73 Il mostro nel labirinto Q Quattromila anni fa, Creta era ricca e prospera. Centinaia di navi andavano e venivano dai suoi porti. L isola era all incirca a metà strada tra la Grecia e l Egitto, lungo le rotte migliori per ricevere e scambiare tutti i prodotti più importanti dell epoca: ceramiche, lana, olio, vino. Non c era mercante che non vi fosse sbarcato almeno una volta; non c era merce che, prima o poi, non passasse per i magazzini di Cnosso o di Festo, le sue città principali, prima di essere venduta altrove. Creta dominava i mari intorno alle sue coste, per decine e centinaia di chilometri intorno: una flotta poderosa aveva permesso di conquistare altre isole e nulla poteva turbare questo predominio che era infatti indiscusso. Su tutto ciò dominava un uomo solo, potente, temuto, autorevole: si chiamava Minosse e chiunque, in tutto il Mediterraneo orientale e anche oltre, al solo sentirlo nominare, chinava per rispetto gli occhi a terra, augurandosi di non dover mai compiere qualche azione che lo potesse contrariare. Seduto sul suo trono di pietra, Minosse dava infatti l impressione di sapere tutto, di controllare tutto, di essere in grado di intuire sempre la mossa migliore per fronteggiare qualsiasi evenienza. Era un grande re e se ne rendeva conto con grande fierezza. Eppure, nell intimo del suo cuore, aveva lungamente sofferto e non era mai davvero sereno. Il suo immenso palazzo, infatti, nascondeva un segreto che Minosse cercava invano di dimenticare. Anni prima, infatti, sua moglie Pasifae aveva dato alla luce una creatura. Questo, di solito, è un momento di grande felicità per un uomo: un momento di speranza, di tenerezza. Ma per lui non era stato affatto così: il nuovo nato non era infatti un bambino come tutti gli altri; era anzi un orribile mostro!