E sappi, ancora, che, per volontà divina, ogni venerdì noi ci ritroviamo qua, nella pineta, in questo punto preciso, dove io la raggiungo e faccio scempio5 del suo corpo, come ora vedrai».
Così dicendo, brandì6 il pugnale e lo immerse nel petto della donna, che piangeva e invocava pietà. Poi, lanciando un urlo disumano, ne estrasse il cuore e le viscere e le gettò ai mastini, che si avventarono su quell’orrendo pasto con fame rabbiosa.
Nastagio, che aveva ascoltato commosso il racconto del cavaliere, rabbrividì di fronte a quello scempio, ma quale fu la sua sorpresa quando vide, dopo qualche istante, la donna scattare in piedi, come se niente fosse, e via!, riprendere la sua fuga dolorosa incalzata da cani e cavaliere. Nastagio li seguì a lungo con lo sguardo, finché non li vide sparire verso il mare, quindi se ne ritornò a casa, rattristato. Per giorni e giorni ripensò a quell’incontro straordinario7 e alla storia di Guido, così simile alla sua. Poi, gli venne un’idea: «Forse, se la mia bella ingrata assistesse a questa scena e sentisse il racconto del povero Guido, muterebbe i suoi sentimenti verso di me. Chissà!». E così, deciso a tentare il tutto per tutto, mandò a chiamare i suoi parenti e disse loro: «Voi volete che io mi levi dalla testa una volta per tutte quella donna e la smetta di spendere e spandere per lei. Bene, io lo farò, ma solo a un patto: che voi andiate da messer Paolo Traversari e lo invitiate, con tutta la sua famiglia, al banchetto che io darò, venerdì prossimo. Vi prego di non chiedermi il motivo della mia decisione, perché lo capirete da voi stessi, quando sarà il momento».
I suoi parenti acconsentirono, senza battere ciglio e, tornati a Ravenna, comunicarono l’invito a messer Paolo Traversari, il quale lo accolse di buon grado e costrinse anche la figlia, che non voleva saperne, ad accettare. Nastagio aveva avuto l’idea di allestire il pranzo nella pineta, nel luogo preciso in cui, giorni prima, aveva assistito allo spettacolo tremendo.

5 scempio: strazio.
6 brandì: impugnò e sollevò.
7 Per… straordinario: la scena a cui Nastagio ha avuto l’eccezionale privilegio di assistere è una visione soprannaturale: egli infatti ha incontrato due fantasmi, due anime infernali, condannate al supplizio sopra descritto.