E, messomi in cammino, partito da Venezia, attraversai il Borgo dei Greci e da lì, cavalcando lungo il reame del Garbo e della Baldacca, raggiunsi infine il Parione, da cui, non senza patir la sete, dopo un bel po’, arrivai in Sardegna17. Quindi, dopo lungo viaggio, pervenni in Truffia e in Buffia18, paesi molto abitati e con gran popoli; e, spingendomi fin nel paese di Menzogna, passai in terra d’Abruzzi, dove la gente si arrampica su per i monti con i piedi, e da lì alle montagne dei Baschi, dove – strano a dirsi! – l’acqua dei fiumi scorre all’in giù19. E, a farla breve, tanto viaggiai, finché raggiunsi l’India Pastinaca20, dove – lo giuro! – vidi i pennuti volare in cielo, cosa incredibile per chi non li avesse mai visti21, e dove incontrai persino un tale che si mangiava le noci e vendeva i gusci al mercato. Ma, non trovando ancora ciò che cercavo, me ne tornai indietro e arrivai in quelle sante terre, dove d’estate il pane freddo vale quattro soldi e quello caldo si vende gratis. Lì finalmente conobbi il venerabile padre, messer Nonminsultate Perfavore, grandissimo patriarca di Gerusalemme, il quale, per rispetto dell’abito che indosso, mi fece vedere tutte le reliquie che aveva con sé. Ed erano così tante, ma così tante, cari miei, che se dovessi enumerarle tutte, non la finirei più da qui a Natale, ma, per non deludervi, ve ne citerò solo alcune.

17 partito… Sardegna: i luoghi citati dal frate (Venezia, Sardegna, ecc.) non sono altro che alcuni quartieri di Firenze e non, come lui vorrebbe dar a intendere alla folla dei semplicioni radunata in chiesa, i nomi di città e posti lontani in cui egli si sarebbe recato nel suo viaggio.
18 in… Buffia: nel paese delle truffe e delle beffe: due luoghi inesistenti, frutto dell’invenzione estemporanea del frate.
19 l’acqua… all’in giù: ancora una volta, fra’ Cipolla dimostra il suo talento straordinario di «imbonitore», capace di spacciare un fatto naturale, come lo scorrere dell’acqua all’in giù, per un prodigio fuori dal comune.
20 India Pastinaca: l’itinerario fantastico di frate Cipolla tocca addirittura l’India, qui chiamata Pastinaca dal nome di una pianta dalle radici dolcissime, con cui forse si vogliono ricordare le spezie e i dolci dell’Oriente. Il termine «Pastinaca» suona come un nome misterioso, in grado perciò di avvincere la folla ignorante.
21 vidi… visti: ancora una volta, la capacità inventiva del frate riesce a trasformare un fenomeno normalissimo, come vedere gli uccelli (i pennuti) in cielo, in un fatto prodigioso. A conferire questa suggestione magica al suo racconto, è anche il linguaggio di cui si avvale. Egli usa, infatti, invece del termine più comune (uccelli), il sostantivo «pennuti», parola difficile, di cui molti ignorano il significato.