Egli, dunque, per prima cosa mi mostrò il dito dello Spirito Santo, il ciuffetto del Serafino22 che apparve a san Francesco e una delle unghie dei santi Cherubini23.
Poi – udite e strabiliate! – mi fece vedere alcuni raggi della stella cometa che era apparsa ai tre Magi in Oriente, e un’ampolla24 con il sudore di san Michele, quando lottò col diavolo. Dopo di che, per ringraziarmi di alcuni favori che gli avevo fatti, mi regalò un dente da latte di Gesù bambino, un’ampolla piena del suono delle campane del tempio di Salomone25 e la penna dell’arcangelo Gabriele, di cui già vi ho parlato; e a ciò aggiunse, per riconoscenza, alcuni dei carboni con cui fu arrostito il martire san Lorenzo.
Ecco, queste sacre reliquie io le ho portate con me, da laggiù, e le conservo devotamente. E adesso, per special concessione del mio superiore, messer l’abate, ho ottenuto anche il permesso di mostrarvele. Purtroppo, siccome la cassetta dove conservo la penna dell’arcangelo è identica a quella in cui tengo i carboni di san Lorenzo, nella fretta ho scambiato l’una con l’altra, e così vi ho portato i carboni, credendo di portarvi la santa penna. Ma questo equivoco, è avvenuto certamente per volontà di Dio, il quale voleva ricordarci, in tal modo, che fra due giorni ricorre la festa di san Lorenzo e riaccendere nei vostri cuori la devozione per il martire. Perciò, figlioli miei benedetti, toglietevi i cappucci e avvicinatevi a venerare la reliquia. E ricordatevi: chiunque sfiori questi carboni, può stare tranquillo che, per un anno almeno, tutte le volte che toccherà il fuoco, sentirà bruciare26, parola mia!».

22 Serafino: creatura celeste, che occupa uno dei posti più alti nella gerarchia angelica.
23 Cherubini: creature celesti,che occupano il secondo grado della gerarchia angelica.
24 ampolla: vasetto di vetro o di argilla dotato di collo sottile e corpo globulare.
25 Salomone: personaggio storico, vissuto nel X secolo a. C.; fu re di Israele dal 961 al 925 a. C.
26 tutte… bruciare: sentire bruciare quando si tocca il fuoco è un fatto normalissimo, ma la foga che frate Cipolla immette nel suo discorso è tale da far apparire come prodigioso un fenomeno così consueto.