E così, preparò una cenetta deliziosa, a base di uova fresche e capponi3 e si mise ad aspettare Federico. Ma il caso volle che, quella sera, Gianni finisse la riunione prima del solito e, sbrigate le sue faccende, se ne tornasse a casa, per mangiare un boccone e prendere un sonnellino. La donna, che lo aveva sentito arrivare e aveva nascosto appena in tempo capponi e uova, gli imbandì una cenetta frugale4 di carne salata e verdura. Poi, quando il marito se ne fu andato a letto, chiamò la serva, le consegnò i capponi e le altre delizie che aveva preparato, compreso un bel fiasco di vino bianco, e le ordinò di portare tutto in un giardino, dietro alla casa, dove aveva già cenato altre volte con Federico e di metterlo ai piedi di un albero di pesco. Dopo di che se ne andò a letto a malincuore. Non era passata neanche un’ora che si sentì picchiare alla porta: «Bum, bum, bum!».
«Chi bussa, chi è?», saltò su Gianni svegliandosi di soprassalto.
E monna Tessa: «Chi vuoi che bussi a quest’ora,stai sognando!».
«Non sto sognando, moglie, bussano, senti?».
«Uh, sarà mica la fantasima!», soggiunse la donna facendosi il segno della croce. «Sapessi, Gianni mio, io non volevo dirtelo, per non spaventarti, ma sono già tre notti che mi bussa alla porta e mi spaventa, gridando e facendo un fracassso del diavolo».
«La fantasima, eh? E che cosa vuoi che ci faccia, la fantasima?
Con tutte le preghiere che ho recitato, prima di coricarmi – il Padrenostro, l’Ave Maria e le orazioni per i morti –, vedrai che quella non ci farà un bel niente e se ne andrà via con la coda fra le gambe», rispose lui.
E intanto, all’uscio, si sentì bussare ancora, una volta, due volte, tre volte: «Bum, bum, bum!». Gianni batteva i denti e tremava per la paura: «Pi-pi picchiano anco-co-cora», sussurrò balbettando. E monna Tessa, che dentro di sé moriva dal ridere ma si tratteneva, disse: «Ci penso io. Conosco giusto un sortilegio5 adatto a incantare le fantasime. Ora andiamo giù davanti alla porta. Io lo reciterò e tu sputerai per terra6, quando te lo dirò: va bene?».
«Va bene», rispose Gianni.

3 capponi: galletti, che vengono castrati per farli crescere più grassi.
4 frugale: semplice.
5 sortilegio: incantesimo.
6 sputerai per terra: sputare era considerato un atto efficace negli incantesimi.