Ma i più fortunati siamo Buffalmacco ed io, perché abbiamo l’amore di due donne bellissime, la regina di Francia e la regina d’Inghilterra, che hanno perso la testa per noi e farebbero qualunque cosa pur di accontentarci. Sapeste quanti bei quattrini ci hanno già regalati!».
Il maestro, che stava a sentire con la bava alla bocca, credette alle parole di Bruno come a oro colato: «Lo dicevo che c’era sotto un mistero! Ora capisco perché siete sempre così allegri e contentoni, voi due!» esclamò con una faccia da balordo, che Bruno si teneva la pancia dal ridere, «anch’io voglio far parte di questa bella brigata!».
«Fosse per me, vi ammetterei subito, maestro mio dolciato8. Ma prima devo chiederlo agli altri, sapete com’è», rispose Bruno.
«Capisco, capisco», annuì maestro Simone, e da quella volta cominciò a invitare sempre più spesso Bruno a pranzo, a cena, per ingraziarselo e perché si divertiva un mondo in sua compagnia. Gli aveva anche affidato l’incarico di dipingere su una parete della sala da pranzo la battaglia dei topi e delle gatte, che gli sembrava una gran bella cosa. Ora, una sera, mentre Bruno era intento a dipingere, ritto sulla scala, il maestro prese il coraggio a due mani e gli parlò: «Amico, io darei l’anima al diavolo pur di far parte della vostra brigata. Aiutami ad entrarvi, per favore! Di certo, non te ne pentirai, perché sono un buon compagno e fedele. Tu vedi che bell’uomo sono, che gambe robuste ho e che viso bello, fresco come una rosa. E, oltre a ciò, non per vantarmi, ma sono dottore in medicine e so di molte belle canzonette9. Senti un po’ questa!», e di botto si mise a cantare a squarciagola.
Bruno aveva tanta voglia di ridere che quasi rischiò di cadere giù dalla scala, ma per fortuna riuscì a contenersi. «Che te ne pare?», gli domandò il medico, finita la sua canzone.

8 dolciato: dolcissimo; ancora un’evidente allusione alla balordaggine di maestro Simone.
9 Tu vedi… canzonette: maestro Simone, dunque, è molto vanitoso; si crede un bell’uomo e anche un bravo cantante.