Allora Buffalmacco ne approfittò e riprese a rimproverarlo, con voce severa: «Amico, se tu ce l’avevi con noi, non dovevi menarci per il naso come hai fatto. Perché, prima ci hai con vinti a cercare con te quella pietra maledetta, e poi e te la sei svignata e ci hai piantati in asso nel Mugnone, come due asini impalati. E questa è un’offesa che non ti perdoniamo. Anzi, sta’ certo che questa è l’ultima burla che ci fai24!».
A questo punto, Calandrino, con uno sforzo sovrumano, riprese fiato e rispose: «Amici, non arrabbiatevi, perché le cose stanno diversamente da come pensate. Io, disgraziato!, l’avevo trovata davvero quella pietra. E, se proprio volete saperlo, quando avete cominciato a cercarmi, perché non mi vedevate più, io vi stavo di fronte proprio come vi sto di fronte ora, e ho sempre camminato davanti a voi, precedendovi su per il Mugnone». E, per dimostrare che non mentiva, gli riferì per filo e per segno tutto ciò che avevano detto e fatto in quel frattempo, mostrando loro anche i segni che i ciottoli gli avevano lasciato nei calcagni e nella schiena.
«E vi giuro», proseguì infervorato, «che quando sono entrato dalla porta, con tutte queste pietre qui, le guardie non mi hanno neanche fermato; e voi sapete bene come sono noiose e petulanti25, e come vogliono controllare sempre ogni cosa. Persino gli amici e i conoscenti in cui mi imbattevo per via, che di solito mi chiamano e mi invitano a bere, non mi hanno detto neppure «boh», come se non mi vedessero. E poi, arrivo a casa e chi ti trovo? Questo demonio di strega maledetta qui, che mi si para davanti e mi vede, e così fa svanire l’incantesimo. Perché difatti, come voi sapete, le donne fanno perdere i poteri a tutte le cose26.
E così, io che mi potevo ritenere, a giusto titolo, l’uomo più fortunato di Firenze, ora sono il più disgraziato. Ecco perché ho picchiato questa femmina con tutta la forza che potevo, e non so chi ancora mi trattenga dall’ammazzarla.
24 Amico … ci fai: Bruno e Buffalmacco, dopo esserci presi gioco di lui, recitano ancora la commedia dei due compagni piantati in asso a cercare da soli l’elitropia.
25 petulanti: seccanti, scoccianti.
26 Questo… cose: Calandrino è convinto che sia stata la moglie a far svanire l’incantesimo dell’elitropia. La sua convinzione si fonda su un pregiudizio molto radicato nella mentalità dell’epoca, secondo il quale le donne avrebbero avuto il potere di vanificare i miracoli e gli incantesimi.