Il prete, che era un buontempone amante delle baldorie, non disse di no e allora Bruno espose il suo piano ai due compari: «Qui bisogna giocare d’astuzia, amici. Tu lo sai, Buffalmacco, com’è avaro Calandrino e come beve volentieri, quando pagano gli altri. Ora, la mia idea è questa: stasera lo inviteremo all’osteria e il prete farà finta
di pagargli da bere. Lui si ubriacherà – vedrete – e questo tornerà a nostro vantaggio, sicché noi potremo fare il nostro comodo, tanto più che egli è solo in casa e nessuno ci disturberà».
E così fecero. Invitarono Calandrino all’osteria e lui, vedendo che il prete non lo lasciava pagare e che poteva bere tutto quel che voleva gratis, come Bruno aveva pronosticato, si prese una sbronza con i fiocchi. Era già mezzanotte, quando uscì dalla taverna, malfermo sulle gambe, per avviarsi verso casa. Ma, non rendendosi ben conto di quello che faceva, ubriaco com’era, se ne andò subito a dormire e lasciò l’uscio aperto, convinto di averlo chiuso a chiave. Nel frattempo, Bruno e Buffalmacco se ne andarono a cena con il prete, poi, presi con sé gli attrezzi per scassinare la porta, si diressero verso la casa di Calandrino.
«Che fortuna!», pensarono vedendo l’uscio aperto, e, zitti zitti, quatti quatti, mentre Calandrino, sbronzo, ronfava come un ghiro, gli portarono via il maiale e lo nascosero in casa del prete, dopo di che, soddisfatti, se ne andarono a dormire. Il giorno dopo, Calandrino, smaltita la sbornia, si alzò e, per prima cosa, scese in cucina, per accingersi a salare il maiale. Ma del maiale, non c’era neanche l’ombra, la porta era aperta spalancata, cosicché Calandrino non ebbe dubbi: «Ahimè di me, che mi hanno rubato il porco!». Poi corse, tutto dolente, dai suoi amici, urlando come un ossesso che gli avevano rubato il maiale e che lui era perduto.
«Meraviglia delle meraviglie: una volta tanto, hai giocato d’astuzia, amico3», gli disse Bruno, battendogli una mano sulla spalla.
«Ma dico davvero, me l’hanno rubato!».
«Ripetilo ancora, anzi gridalo, così ti sentono tutti».

3 Meraviglia… amico: Bruno finge di credere che Calandrino abbia messo su questa sceneggiata per far credere a tutti che il porco gli è stato rubato, mentre in realtà se lo sarebbe venduto, ricavandone un bel mucchietto di soldi.