Per un po’ cercò di tenerlo in bocca, ma, dài e dài, alla fine, non potendone più, lo sputò come aveva fatto con il primo.
«Allora è vero, il maiale te lo sei rubato da te, brutto bugiardo!»,
gli disse Buffalmacco che stava offrendo da bere alla brigata insieme a Bruno.
«Bugiardo, bugiardo!», gli fecero eco tutti gli altri, segnandolo a dito.
«E voleva dare la colpa a noi. Che vergogna!», gli gridarono alcuni.
«Io l’avevo capito, sai», gli disse Buffalmacco quando tutti se ne furono andati, e Calandrino era rimasto solo con i suoi due compari, «che il maiale te l’eri tenuto tu e a noi volevi darci a intendere che te l’avevano portato via. E così, furbacchione, ti sei tenuto i soldi del compenso tutti per te, senza offrirci neanche da bere. E quanti fiorini ne hai ricavato: dieci, sei? Confessa!». Calandrino, che aveva in bocca ancora il gusto amaro dell’aloè e continuava a sputacchiare, giurava e spergiurava di no, che lui il porco non se l’era venduto, ma glielo avevano rubato.
«A quanto pare sei diventato esperto nell’arte della burla, amico.
L’altra volta ci hai portato a raccogliere pietre giù per il Mugnone e poi ci hai piantati in asso, come due balordi9. E dopo volevi anche farci credere di aver trovata la pietra. E adesso, di nuovo, vorresti darci a bere che ti hanno rubato il porco e invece te lo sei venduto,di’ la verità. Ma noi ormai l’abbiamo capita, amico, e nelle tue trappole non ci cadiamo più. Perciò, se non vuoi che andiamo di corsa da tua moglie a spifferarle ogni cosa, devi darci almeno un paio di capponi, altrimenti…».A questo punto, Calandrino, vedendo che era inutile insistere e temendo per di più le ritorsioni della moglie, prese due paia capponi e li diede ai suoi amici, i quali, dopo aver salato il maiale, se ne tornarono a Firenze, lieti come una pasqua, e lasciarono il povero Calandrino col danno e con le beffe.

9 L’altra volta… balordi: il riferimento è alla novella Calandrino e la pietra elitropia, alle pp. 175-186.