Calandrino è incinto (dal racconto di Filostrato) È l’ultimo episodio della saga di Calandrino, forse il più incredibile ed esilarante di tutti, che vede ancora una volta gli allegri compagnoni, Bruno, Buffalmacco e Nello coalizzati contro l’ingenuo pittore, e anche qui, come nella novella del porco rubato, per una questione di denaro. Calandrino ha ricevuto infatti una modesta eredità e gli amici vorrebbero convincerlo a spenderla insieme a loro in un’allegra bisboccia. Ma lui, che intende investire il capitale comprando un podere, oppone un netto rifiuto. E così i tre compari dovranno trovare il sistema per estorcergli lo stesso il denaro, convincendolo, dapprima di essere ammalato e poi, con la complicità di maestro Simone, addirittura incinto. Naturalmente, per liberarsi da questo incomodo e guarire, Calandrino dovrà sborsare dei soldi, con cui i tre compagni irriducibili organizzeranno, insieme a maestro Simone, una bella bisboccia. Anche in questa novella, dunque, Calandrino finisce per pagare lo scotto della sua balordaggine e della sua avarizia, che, nel codice morale di Boccaccio, è un vizio non meno grave dell’ingenuità e, in quanto tale, è giustamente punito. La novella appena narrata da Fiammetta me ne ha fatta venire in mente un’altra, sempre di Calandrino, ancora più esilarante . Dovete sapere dunque, miei cari amici, che a Calandrino era morta una zia e questa zia gli aveva lasciato in eredità un gruzzoletto di duecento lire di piccioli contanti. 1 2 3 : si tratta della novella Calandrino e la bella Niccolosa, alle pp. 202-220. : spassosa, divertente. : il picciolo era una moneta fiorentina di scarso valore 1 La novella… Fiammetta 2 esilarante 3 piccioli