Perciò i suoi sudditi non erano contenti: «Sarebbe meglio che pensasse a prendersi una brava moglie e ad assicurare dei discendenti alla sua stirpe, altro che andare a caccia e spassarsela! Se continua così, lui resterà senza eredi e noi, alla sua morte, non avremo nessuno che ci governerà», mugugnavano. I suoi consiglieri si erano anche offerti di cercargliela loro una buona moglie, con tutti i requisiti necessari: «Ve la troveremo bella, brava, di nobile famiglia, fidatevi!», gli dicevano. E così, un bel giorno, stanco di sentirsi assillare, il giovane Gualtiero prese la gran decisione: «Visto che voi volete a tutti i costi che mi decida a compiere quel passo che io non avrei mai voluto fare2», disse, «voglio cercarla da me la moglie. Così, se sceglierò la donna sbagliata, potrò accusare solo me stesso e nessun altro». I consiglieri risposero che erano contenti e che scegliesse pure la donna che voleva, purché si sposasse.
Era già un po’ di tempo che Gualtiero aveva messo gli occhi su una ragazza, una contadina figlia di un povero villano, che abitava in un podere vicino a casa sua. Il giovane marchese l’aveva trovata bella, dai modi così dolci e garbati, e pensò che al suo fianco avrebbe potuto vivere una vita molto serena. Perciò, senza perdere altro tempo a cercare, decise di sposarla; fece chiamare il padre, un pover’uomo che si chiamava Giannucolo, e gli comunicò la sua decisione. Poi radunò i suoi consiglieri, gli amici e disse loro: «Miei cari, finalmente, mi sono deciso al grande passo, anche se più per fare piacere a voi, che per mio desiderio. Io vi avevo promesso di trovarmi una moglie e voi di rispettare la mia scelta e di onorare qualsiasi donna io decidessi di sposare. Bene, ho trovato una giovane che fa al caso mio; voglio sposarla e portarla a vivere qui, nella mia casa, fra qualche giorno. Perciò voi preparatevi a riceverla come si conviene e ad allestire una bella festa di nozze, per farmi contento e mantenere la promessa che mi avete fatto, come io ho mantenuto quella che ho fatto a voi».
2 quel passo… fare: cioè sposarsi. Gualtiero è uno scapolo incallito, che mal sopporta l’idea di prendere moglie e si rassegna malvolentieri alla volontà dei consiglieri e dei sudditi.