Gli amici e i consiglieri, tutti soddisfatti, gli risposero: «Qualsiasi donna tu abbia deciso di sposare, noi l’accetteremo come nostra signora e l’onoreremo, sta’ sicuro». Dopo di che, cominciarono i preparativi per la festa di nozze e lo stesso fece Gualtiero. Egli non badò a spese pur di allestire una cerimonia in grande stile, a cui invitò un gran numero di conoscenti, parenti e gentiluomini. Poi fece confezionare abiti sfarzosi, gioielli e tutto ciò che era necessario a una giovane sposa. E giunto finalmente il giorno delle nozze, si avviò, con un corteo di gentiluomini alla povera casa di Giannucolo. Arrivarono proprio mentre la ragazza, che si chiamava Griselda, stava tornando con le brocche3 dalla fontana, dov’era andata ad attingere l’acqua. Gualtiero la chiamò e le chiese dov’era suo padre: «È in casa, mio signore», rispose lei arrossendo. Il marchese entrò e disse a Giannucolo: «Sono qui per sposare Griselda, ma prima voglio che lei mi risponda, in tua presenza, a qualche domanda che voglio farle».
3 brocche: boccali, caraffe.