«Ed io voglio te per moglie», rispose Gualtiero e, in presenza di tutti, la sposò5 e, fattala montare su un palafreno6, la accompagnò a casa sua, dove si celebrarono le nozze grandiosamente, con uno sfarzo tale, come se avesse sposato la figlia del re di Francia. Com’era da aspettarsi, la scelta di Gualtiero suscitò molte polemiche, soprattutto fra i sudditi più nobili e ricchi, i quali mal sopportavano di avere per marchesa una contadinotta, la figlia del povero Giannucolo: «Fino a ieri faceva la guardiana di pecore e adesso è la “signora marchesa”. Il mondo gira proprio alla rovescia, non c’è che dire!», mugugnavano i più riottosi7. Ma alla fine, anche loro dovettero ricredersi, perché Griselda, insieme ai vestiti, aveva cambiato anche l’animo e i comportamenti. La giovane, che già era molto graziosa, divenne ora tanto piacevole e garbata, che l’avresti detta la figlia di qualche nobile signore e non del povero Giannucolo. Sicché tutti quelli che l’avevano conosciuta prima, quand’era una contadinotta, si meravigliavano di questo mutamento. Inoltre, Griselda era così docile e ubbidiente al marito, che Gualtiero si considerava l’uomo più felice e fortunato del mondo. E così pure i suoi sudditi, verso i quali la giovane signora si comportava in modo tanto benevolo e grazioso, che tutti, anche quelli che prima disapprovavano la scelta del marchese, ora non finivano più di elogiarlo e di considerarlo l’uomo più saggio del mondo, perché aveva saputo vedere le qualità di Griselda, quand’erano ancora nascoste sotto i cenci8 di una contadina. In breve tempo, la fama della donna varcò i confini del marchesato di Saluzzo e si diffuse un po’ dovunque. Tutti decantavano la sua condotta e le sue azioni, e ciò naturalmente andò a vantaggio di Gualtiero che, se prima era stato deriso per la sua scelta, adesso veniva lodato come un grand’uomo.

5 in presenza… sposò: una volta bastava che i due sposi pronunciassero, alla presenza di testimoni, il proprio consenso alle nozze, per potersi definire sposati.
Le nozze vere e proprie fra Griselda e Gualtiero, con la cerimonia religiosa, verranno celebrate in seguito, nel castello del marchese.
6 palafreno: cavallo da viaggio o da parata.
7 riottosi: insofferenti.
8 cenci: abiti miseri, stracci.