Erano trascorsi più di dieci anni dalla nascita della prima figlia, quando a Gualtiero venne di nuovo in mente di sottoporre a un’ultima prova Griselda. E così, cominciò a lamentarsi di fronte ai suoi consiglieri dicendo: «Io non sopporto più di avere per moglie una volgare contadina. Sposare quella donna è stato un errore giovanile, di cui non finirò mai di pentirmi. Perciò ho deciso di chiedere al papa l’annullamento delle nozze e il permesso di contrarre un nuovo matrimonio con una gentildonna più adatta al mio rango».
I consiglieri e gli amici, che conoscevano le qualità della marchesa e le volevano bene, lo disapprovarono tutti cordialmente, ma lui era inflessibile e non ci fu verso di dissuaderlo: «Ho deciso così e così farò», rispose. Poi andò dalla moglie e le comunicò la sua decisione. Per Griselda fu un brutto colpo: «Ahimè, disgraziata! Fra poco dunque dovrò tornare da mio padre e lasciare il mio posto a un’altra donna, più bella e più giovane di me. Si vede che era destino!», pensò, ma, come al solito, fece buon viso a cattiva sorte e accettò senza fiatare la volontà del suo sposo.
Non passò molto tempo che Gualtiero annunciò ai sudditi di aver ottenuto dal papa l’annullamento delle nozze e il consenso a contrarre un nuovo matrimonio: «Ecco la dispensa papale9», disse ai suoi consiglieri mostrando loro una lettera falsa, «ora finalmente
sono libero di ripudiare quella contadina e di sposare una gentildonna come si deve!». Poi, tutto trionfante, se ne andò da Griselda per mostrarle i documenti: «Donna, il papa finalmente mi ha concesso di ripudiarti e prendere un’altra sposa. E, poiché i miei antenati erano tutti nobili e padroni di queste terre, mentre i tuoi solo dei miseri pezzenti, voglio che tu d’ora innanzi non sia più mia moglie. Tornatene pure a casa, da tuo padre Giannucolo, portando con te quella misera dote10 che mi hai recato quando ti sposai. Quanto a me, non preoccuparti, perché ho già scelto la donna che ti rimpiazzerà».
9 la dispensa papale: la lettera con cui il papa avrebbe comunicato al marchese l’autorizzazione a separarsi da Griselda e a contrarre un nuovo matrimonio.
10 dote: era il corredo costituito da denaro e da altri beni, con cui la sposa faceva il suo ingresso nella casa del marito. Griselda, che era poverissima, non aveva portato in dote a Gualtiero nient’altro che il suo corpo. Perciò la frase di Gualtiero suona ironica e offensiva.