– Ma il giudice, naturalmente, non si lasciò convincere dalle vostre accuse.
No, per fortuna. Lui voleva ascoltare anche la versione di Simona, ma lei era così stravolta e si esprimeva in modo così confuso, che il giudice, non riuscendo a ………………....………., decise di ………….……. e di portare con sé …….………….. .
– E lì avvenne l’altra tragedia.
Esatto. Infatti, Simona, per …………………………, si avvicinò …………………........…….., ne strappò ……………....………….. e cominciò a ………………......……………………… Dopo di che, all’improvviso, ……………………….....……….. e, in pochi istanti, ………………….., come era successo ………………… .
– Ma la salvia non è una pianta velenosa!
No, ma quel cespuglio era stato avvelenato da ………………….., che l’aveva ……………..…….. con il ……………..………… Dopo la morte di ………...………., il giudice fece subito …….………... sotto ………………………., e lì venne fuori ………………………, tutto ………...........…… e con due occhi …………………………. A vederlo faceva proprio paura.
– E chi ebbe il coraggio di ucciderlo?
Nessuno! Il giudice ordinò di ………………………………. e di ………….............…….., insieme al ………………………….. .
– E così fu giustiziato il vero responsabile della morte di quella coppia sfortunata.
Sì, sfortunata, davvero. Ma almeno adesso riposano in pace, insieme, perché ……………....………………………... ed io che ci eravamo pentiti di aver accusato a torto la Simona, abbiamo ……………………. e li abbiamo seppelliti ………………………. di cui erano entrambi ……………...…………… .