Ma la ragazza, che era di famiglia più nobile di lui, e per di più era un po’ superba, per via della sua grande bellezza e della sua nobiltà, non lo degnava di uno sguardo. Aveva voglia il giovane a spendere e spandere, senza ritegno, per farsi notare! La bella non si curava di lui e non lo salutava nemmeno. Nastagio, testardo, continuava a spendere cifre favolose, a dare feste, banchetti, per attirare la sua attenzione. Tutta fatica sprecata! Disperato com’era, arrivò persino a meditare il suicidio e allora i suoi parenti e gli amici, vedendolo così ridotto e temendo per la sua salute, una volta lo presero e gli dissero: «Senti, Nastagio, quella ragazza, di te non vuol saperne: è chiaro. E tu, se continui di questo passo, a spendere come un re, ti ridurrai sul lastrico, senza ottenere un fico secco.
Perciò, mettiti il cuore in pace e dacci retta, prenditi una vacanza e vattene via, da qualche parte. Magari a Classe2, dove c’è una grande pineta e tante belle ragazze da corteggiare. In capo a qualche mese, di lei non ti ricorderai neppure, vedrai!».
Nastagio, a sentire quei discorsi, lì per lì, si arrabbiava, poi, riflettendoci bene, pensò che i suoi parenti non avevano tutti i torti e decise di seguire il loro consiglio. Così, fece armi e bagagli e, con un seguito di servitori e valletti, cavalli e cani, neanche fosse stato un re, si trasferì da un giorno all’altro a Classe, lasciando Ravenna. Ma anche là, pur tenendo una vita da signore, passando il tempo tra feste e divertimenti, il pensiero dell’amata non lo lasciava mai. Era una persecuzione. L’unico sollievo a quella pena erano le belle passeggiate che aveva preso l’abitudine di fare ogni giorno, nella pineta di Classe. Orbene, un mattino, mentre camminava assorto nei suoi pensieri, fu riscosso da un grande fragore.
Sulle prime, pensò a un temporale improvviso; ma il cielo era limpido, senza nubi, l’aria di maggio era dolce e tiepida. Intanto, il rumore si avvicinava sempre di più e lui, ascoltando con più attenzione, cominciò a distinguere delle grida strazianti miste a latrati di cani.

2 Classe: luogo famoso per la sua pineta, a pochi chilometri da Ravenna.