La libreria 145 15 Il convegno Con soddisfazione di Roberto, di Lorenzo e di tutti, gli ultimi eventi avevano sortito qualche effetto e si era generato un movimento che aveva interessato e coinvolto diversi settori: le persone comuni, i giovani, le associazioni naturalistiche e ambientalistiche, gli studiosi, i mass-media, i politici. Da tutte le parti si levavano richieste di chiarimento sui dati che apparivano contraddittori e sulla situazione del pianeta. Il Convegno di Monaco sullo stato dell ambiente, tuttavia, per quanto comportasse la partecipazione di tutti i Paesi del mondo, e soprattutto di quelli più industrializzati, rischiava di passare in secondo ordine. Il quadro internazionale presentava numerose questioni che sembravano di gran lunga più urgenti e riscuotevano l interesse generale: gli attentati terroristici, la guerra in Medio Oriente, terremoti e catastrofi naturali, la recessione economica A chi mai poteva interessare un gruppetto di scienziati, naturalisti, ambientalisti che non avevano null altro da fare che suscitare allarmismi, gridare «al lupo, al lupo e dissertare di futuri scenari apocalittici? Tanto più che il Protocollo di Kyoto, l accordo internazionale che avrebbe dovuto limitare l emissione dei gas serra, era rimasto sostanzialmente lettera morta, dal momento che i due più grandi Paesi non l avevano sottoscritto. I giornalisti accreditati al convegno erano quindi scettici: nessuno s attendeva novità e, al di fuori delle riviste specializzate e di qualche ripresa televisiva, che sarebbe stata trasmessa in pochi minuti di tele-