Ingeborg Bachmann GIovInezza In una cIttà austrIaca La città di Klagenfurt, dove l autrice è nata e ha trascorso la prima giovinezza, non fa solo da sfondo al racconto, ma ne è parte integrante, poiché il paesaggio accompagna e riflette la vita dei personaggi, che sono anonimi e agiscono in forma collettiva, quasi in funzione corale. La storia è un percorso nello spazio, attraverso luoghi conosciuti e amati per tanti anni, e anche nel tempo, che supera la dolcezza e il rimpianto dei ricordi personali, pur rievocati con accenti poetici, assumendo caratteri universali: bambini, futuri ragazzi e adolescenti, infine la voce narrante di chi è ormai adulto; e tutto sembra destinato a ripetersi all infinito, a testimoniare l uniformità immutabile dell esistenza. Dai singoli episodi presentati traspare, inoltre, un senso di rammarico da parte della scrittrice per l impossibilità dell individuo di liberarsi dalla tirannia del gruppo o della società cui appartiene, in quanto nessuno di noi può sfuggire agli influssi dell ambiente in cui vive e ai condizionamenti dell educazione ricevuta. Laureata in filosofia e spesso impegnata in campo politico e sociale, l austriaca Ingeborg Bachmann (Klagenfurt, 1926 - Roma, 1973) compose liriche d intenso vigore (Il tempo dilazionato, 1953), drammi (Le cicale, 1955), raccolte di racconti (Il trentesimo anno, 1961; Tre sentieri per il lago, 1972) e la trilogia incompiuta di romanzi iniziata con Malina (1971) e in parte pubblicata postuma (19781979), che è la summa della sua opera narrativa e in cui interpreta l infelicità come un difetto strutturale della società, individuando nella scrittura forse l unico mezzo per lenire le ferite dell esistenza. da I. Bachmann, Il trentesimo anno, Milano, Adelphi, 1988, trad. it. di M. Olivetti. 117