Karen Blixen Le perLe Nella seconda metà dell Ottocento, una coppia di giovani celebra le nozze in Danimarca: lui, di famiglia aristocratica; lei, bellissima e ricca. stato un vero matrimonio d amore, e la romantica luna di miele in Norvegia dovrebbe confermarlo. Proprio durante il viaggio, però, la sposa comincia a capire che il marito non è come gli eroi dei suoi libri di ragazza, ma soltanto un irresponsabile. Allora, sin dai primi giorni di vita coniugale, cerca di tenergli testa e, negli sforzi compiuti per proteggerlo dalla sua incoscienza, si sente sempre piu sola, anche perché fra loro non esistono amicizia né complicità. Inizia così per lei il progressivo distacco psicologico dal marito, reso poi definitivo dal sottile episodio di una collana di perle, che costituisce la parte centrale del racconto. Al ritorno, i due giovani continueranno a vivere insieme: lui, incapace di avvertire il cambiamento, e la moglie ormai inquieta per l autonomia conquistata. La scrittrice non spiega che cosa accadrà in seguito, ma non è difficile immaginarlo. Esordiente tardiva, la danese Karen Blixen (Rungstedlund, 18851962) si rivelò nel 1934 con Sette storie gotiche, e ottenne la fama con il romanzo La mia Africa (1937), frutto di un lunghissimo soggiorno in Kenia. Scrisse tutti i racconti in inglese, a volte con lo pseudonimo di Issak Dinesen, suo cognome da nubile; e, al di fuori di qualsiasi corrente o scuola letteraria, li ambientò quasi sempre nel passato: da Racconti d inverno (1942) a Ultimi racconti (1957), da Capricci del destino (1958) al postumo Ehrengard (1963). Fu, tuttavia, narratrice moderna, perché il suo messaggio è spesso un invito alla liberazione, in particolare quella della donna. da K. Blixen, Racconti d inverno, Milano, Adelphi, 2000, trad. it. di A. Motti. 169