P r Lagerkvist L osPite esigente Come in un incubo senza fine, il protagonista di questo racconto allegorico si trova all improvviso, sbalzato dalle tenebre, in uno strano luogo che sembra un cantiere edile in piena attività, e prova un senso di oppressione e di angoscia. In mezzo alla confusione e a un chiasso infernale, bersagliato dagli insulti e dalle angherie degli operai, vive relegato in una stanzetta, senza far niente. La solitudine e l ozio lo esasperano, ma non osa chiedere troppe spiegazioni, perché si sente un ospite a malapena tollerato e non ha soldi per pagare un altra sistemazione. Intanto gli anni passano con insolita rapidità ed egli diventa vecchio e teme di morire senza riuscire a conoscere la verità. Allora decide di osare e interpella il Direttore di quell inspiegabile ambiente. Scopre, così, che la sua tormentosa situazione corrisponde a una particolare realtà; e, con una ormai disincantata rassegnazione, si arrende al proprio destino. Sarà qui sulla terra oppure nell aldilà? O ci saranno solo le tenebre a riattenderlo? P r Lagerkvist (V xj , 1891 - Stoccolma, 1974) è uno dei più amati classici svedesi del Novecento. Poeta, drammaturgo e saggista, come narratore rievocò la sua infanzia e le inquietudini della giovinezza in Ospite della realtà (1925) e Vita superata (1927). Il suo impegno etico di uomo e di scrittore, pur tra dubbi e smarrimenti, fu sempre teso all ardua ricerca di qualche valore assoluto, in un mondo smarrito di fronte alla presenza del male o al crollo delle fedi e degli ideali: dalla fantasia in prosa Il sorriso eterno (1920) ai romanzi Il boia (1933) e Il nano (1944), da Barabba (1950) a Pellegrino sul mare (1962). Nel 1951 gli fu conferito il premio Nobel. da P. Lagerkvist, in Romanzi e racconti, Firenze, SADEA, 1965, trad. it. di C. Giannini. 265