Simone de Beauvoir La LiBerazione di Parigi Con il ritmo di un diario incalzante, l autrice ricostruisce frammenti di vita vissuta durante la liberazione della sua città, ricreando l atmosfera di quei giorni con brevi e penetranti annotazioni. Nell immenso scenario di Parigi e dei suoi dintorni si susseguono gli ultimi, convulsi avvenimenti bellici: le azioni dei partigiani, il sopraggiungere degli alleati, la disfatta delle truppe tedesche di occupazione. Assistono o partecipano agli eventi, affrontando pericoli e difficoltà, personaggi di rilievo, figure di amici e conoscenti della narratrice, una folla di gente anonima, e tutti condividono le stesse emozioni: ansie, timori, incertezze, gioia per la fine della guerra, gusto della libertà ritrovata. Le parole conclusive del brano sono un inno allo schiudersi di un possibile mondo diverso e al desiderio di viverlo con pienezza, nella ferma speranza di un futuro migliore, in un Europa resa infine concorde dagli ideali di pace. Docente di filosofia, Simone de Beauvoir (Parigi, 1908-1986) continuò l insegnamento sino all esordio come scrittrice. Già i primi quattro romanzi (L invitata, 1943; Il sangue degli altri, 1944; Tutti gli uomini sono mortali, 1946; e I mandarini, 1954) sarebbero bastati ad assicurarle un posto d onore nella storia della letteratura francese, ma fu una coraggiosa analisi della condizione femminile, Il secondo sesso (1949), e darle fama senza confini. Si ricordano anche i volumi autobiografici Memorie di una ragazza perbene (1958), L età forte (1960), La forza delle cose (1963) e A conti fatti (1972), oltre alla raccolta di novelle Una donna spezzata (1967). da S. de Beauvoir, L età forte, Torino, Einaudi, 2003, trad. it. di B. Fonzi. 75