150 16 Capitolo Melfi, stazione dei carabinieri, ore 10.10 circa, 2009 Francesco, disse il Comandante Labella, procediamo? Aspetterei a sentire i ragazzi. La ditta è già partita con una squadra e due nostri uomini. Il terreno da scavare è profondo circa cinque metri. In mezz ora dovrebbero riuscire a fare almeno un foro, prima che il gruppetto s imbatta nei ratti. Bene, allora organizziamo un piano d intervento. Subito dopo si sedettero al tavolo e cominciarono a segnare i punti in ordine di priorità. C erano anche Claudia e Briciola, naturalmente. Nel tunnel, ore 10.25 I ragazzi stavano procedendo celermente. Non vedevano l ora di giungere a una via d uscita. Giulia, tuttavia, si sentiva sempre peggio e la mano si era gonfiata. Senza contare che stavano soffrendo la sete. Guardate laggiù! urlò Valentina. Tutti si fermarono e osservarono in fondo al tunnel. E non c era bisogno di illuminare con le torce perché si vedeva come un alone di luce rosa con dei punti blu. Noo! esclamò Giulia. Ancora quei maledetti aggeggi! Anche gli altri realizzarono. E furono presi da una specie di stordimento, di cocente delusione. Siamo in trappola! commentò sconsolato Matteo.