160 17 Capitolo Melfi, nel tunnel, 2009 I ragazzi erano euforici e festanti. Giulia non avvertiva quasi più quel senso di spossatezza. Dal foro avevano passato loro un cestino con delle bottigliette d acqua e dei panini. Subito dopo ebbero l impressione che la corrente d aria fosse aumentata. E avvertirono un odore di stalla e selvatico. la puzza dei topi! urlò Giulia. Riccardo, che aveva la torcia accesa, la puntò verso il fondo, vide una nuvola di polvere e li riconobbe. Rimasero di ghiaccio. Ormai li avevano dimenticati. Forse hanno captato l odore del prosciutto, ipotizzò Valentina. Avranno una fame terribile anche loro. Matteo parve avere una scossa, si lanciò di colpo sotto il foro e urlò: Stiamo per essere assaltati da una marea di topi, passateci un arma, vi prego! Il carabiniere che si trovava al di fuori aveva sentito tutto era tuttavia esitante. Non poteva passare la sua pistola d ordinanza a nessuno ma poi cambiò idea. La situazione per quei ragazzi era drammatica. Al diavolo le regole. La sai usare? chiese. Sì, rispose Matteo. Te la passo subito, e afferrò il cestino, osservò il suo compagno, si fece dare anche la sua e le calò velocemente giù. Sono due! gridò. Fate attenzione, tenetele con entrambe le mani!