La libreria 169 18 Capitolo Melfi, casa Valorosi, 2009 A casa Valorosi nessuno riusciva ancora a capacitarsi che il principale responsabile fosse proprio l architetto, Luigi Russo. Aveva davvero architettato un bel piano. Ingegnoso! Ma che cosa vi ha confessato? chiese Antonio al Tenente, che gli era vicino. Beh, lui poche cose, ma abbiamo messo assieme le varie deposizioni e ne è venuto fuori un bel quadretto. Un bell affresco, direi. Già, proprio così, rispose sorridendo Laurenti e comunque il loro scopo era di intascare il riscatto, far sparire i ragazzi, staccare gli affreschi dalle pareti e venderli ai collezionisti privati di pochi scrupoli. Un bell affare! Ne avrebbero lasciato nel tunnel solo uno su una decina, per far salire ancor più il prezzo degli altri. Però! commentò Antonio Valorosi. Hai capito il caro architetto. E pensare che ho lavorato con lui per tanti anni. Laurenti fece una smorfia. Ora, però, godiamoci la festa, altrimenti troppi brutti pensieri la guastano. Guardi quante persone! Giusto! approvò Antonio, nel vedere che c era un bel po di gente: amici, compagni di classe di Riccardo e Claudia, le maestre della piccola, due proff. del ragazzo, parenti, i Nocs.Vi era anche il Sindaco, alcuni assessori e uomini politici. E poi il comandante Labella, Giulia, con una mano fasciata e imbottita di antibiotici, Valentina e Matteo. E i loro genitori, ovviamente.