142 16 Lo Sfregiato Quella notte Marco e Alessandro non dormirono quasi. Dal canto suo, Benvenuto non si coricò neppure. Soltanto de Fabbris, che era andato a letto subito dopo cena, si svegliò fresco come una rosa, ma quando vide lo Sfregiato nella loro camera quasi svenne dalla paura. «Che storia è mai questa? sbottò. «Costui è un brigante Lo calmarono e lo fecero sedere per raccontargli la storia che il brigante aveva raccontato a Benvenuto e che Benvenuto, a sua volta, aveva raccontato a loro. Ma poiché avevano poco tempo ed erano tutti molto stanchi, la storia venne narrata in versione abbreviata. Lo Sfregiato non era sempre stato lo Sfregiato né era sempre stato un brigante. Un tempo, quasi vent anni prima, egli portava un nome nobile, ovvero Alfonso de Luca e viveva a Fiesole. Era erede di un castello, di terre e di una discreta fortuna. Quando il padre, che aveva sempre amministrato i suoi averi con saggezza, morì, Alfonso aveva vent anni ed era un giovane passionale e impulsivo. Egli non ne voleva sapere della vita tranquilla e regolata che aveva condotto il padre, per cui gli unici intrattenimenti erano stati le cene con gli amici, qualche giostra in città e le cacce nella stagione autunnale. No, Alfonso desiderava svago e divertimento, ma il divertimento vero: i grandi banchetti che finivano in gozzoviglie, il gioco con i dadi e con le carte, le notti brave con amici e donne Visse così per diversi anni, trascurando le terre e dila-