207 S CHEDA 2 La donna nel Rinascimento L educazione della donna Nel romanzo le figure principali sono maschili e si identificano con i tre protagonisti Benvenuto, Marco e Alessandro. Compaiono poche donne nel corso della narrazione ed essenzialmente due svolgono un ruolo di una certa importanza: l aristocratica Lucrezia e Leonora, sorella di Marco. Di quest ultima, in particolare, vengono messe in evidenza l arguzia e l intelligenza, qualità di cui, in genere, le donne del tempo si consideravano sprovviste. Inoltre Leonora mostra di possedere una cultura notevole che contrasta con l ignoranza del fratello. In realtà, ella costituisce un eccezione più che una regola in questo tempo. Infatti, nelle famiglie nobili, mentre i figli maschi, raggiunta la giusta età, venivano affiancati da un precettore privato da cui venivano impartite le nozioni fondamentali, la maggior parte delle ragazze non riceveva, come nel Medioevo, alcuna educazione poiché la cultura per la donna era generalmente ritenuta una cosa non necessaria, addirittura dannosa. Si riteneva importante essenzialmente insegnar loro a filare e a cucire, che venivano considerate attività per impegnare il tempo libero e che potevano tornare utili una volta che fossero sposate o nel caso in cui la famiglia versasse in difficoltà. La grande innovazione di questo periodo consistette proprio nel fatto che alcune giovani donne, provenienti da famiglie ricche, si avvicinarono all istruzione che consisteva sostanzialmente nell apprendere a leggere e scrivere. Dobbiamo tuttavia pensare che questo rappresentava già un notevole privilegio in tempi in cui la stragrande maggioranza della popolazione era analfabeta. Perciò proprio a questo periodo risalgono gli scritti e le testimonianze di alcune donne come Antonia Pulci, Cassandra Fedele, Laura Cereta. La concezione della donna Fin dal Medioevo la donna veniva concepita inferiore all uomo nella società laica, così come nella Chiesa. Considerata un essere debole,