30 3 Alessandro Quando era entrato nella bottega,aveva subito capito che qualcosa non andava. Di solito c era un grande schiamazzo, almeno a quell ora di mattina: gli allievi e il maestro arrivavano, si parlava, si rideva, e poi si cominciava il lavoro. Ma quel giorno regnava un assoluto silenzio, e tutti sembravano già impegnati nel lavoro: chi con un pennello in mano, chi con uno scalpello, chi con una matita. Si era avvicinato all amico Francesco, il quale gli aveva sussurrato: «Nel retrobottega c è il maestro che ti sta aspettando. «Aspetta me? «Sì, ti deve parlare. Alessandro andò subito nel retrobottega e qui vide il maestro. Era in piedi e stava osservando controluce dei disegni. Quando lo vide, non gli sorrise, come faceva di solito, ma gli indirizzò uno sguardo severo e arcigno1. Attaccò subito, senza preamboli2, come del resto era nel suo stile. «Alessandro , gli disse, «ho appena avuto un colloquio con Fra Tobia. 1 2 arcigno: severo e piuttosto scostante. senza preamboli: senza preliminari inutili.