Maria ngels Anglada Il vIolIno dI AuschwItz Il maggiore Sauckel, comandante del Campo dei Tre Fiumi, situato nel complesso di Auschwitz, e il dottor Rascher, autore di atroci sperimentazioni pseudoscientifiche su cavie umane, danno vita a una terribile scommessa: se Daniel, geniale liutaio polacco deportato ad Auschwitz, riuscirà a costruire in pochi giorni un violino di altissima qualità, Sauckel riceverà una cassa di vino pregiato, altrimenti dovrà cedere il suo prigioniero a Rascher, che lo farà morire fra atroci torture. A rendere ancor più spaventosa la situazione della vittima, è il fatto di non conoscere quale termine sia stato stabilito per il completamento del suo lavoro. I passi qui riportati non sono la testimonianza di un sopravvissuto, ma sono contenuti in un romanzo. La vicenda descritta, perciò, è frutto di fantasia, ma il maggiore Sauckel e il dottor Rascher sono personaggi realmente esistiti. L attività letteraria della scrittrice spagnola Maria ngels Anglada (Vic, 1930 - Figueres, 1999) è stata ampia e multiforme. Laureatasi in Filologia classica all università di Barcellona, si è guadagnata la stima degli studiosi per le traduzioni in lingua catalana dei classici greci e latini, e per i numerosi saggi critici. Ha poi ottenuto un vasto successo di pubblico con le sue raccolte di poesie, ma soprattutto con i romanzi Le closes (1978), Sandàlies de escuma (1985) e Il violino di Auschwitz (1994). Da: Maria ngels Anglada, Il violino di Auschwitz, Milano, Rizzoli, 2009, traduzione di Margherita D Amico. 147