Primo Levi Vanadio Dal momento della prigionia nel campo di lavoro della Buna sono trascorsi diversi anni e Primo Levi ha ripreso il lavoro di chimico in una fabbrica di vernici presso Torino. Un giorno, però, proprio in conseguenza dell attività professionale che svolge quotidianamente, quel passato irrompe nella sua vita presente con rinnovata forza. In una lettera inviatagli dalla Germania egli riconosce infatti la mano di un personaggio con il quale ha lavorato nel Lager. Si tratta di un certo Doktor M ller, un tedesco che in quei terribili momenti gli aveva mostrato almeno un minimo di compassione umana, contribuendo alla sua salvezza. Ma proprio per questo il signor M ller rappresenta un personaggio significativo, al quale Levi vuole rivolgere domande che da sempre lo assillano. Come poteva, il signor M ller, ignorare quanto stava accadendo ad Auschwitz? Come poteva giustificarlo? Perché una persona non malvagia come lui non si ribellava alla follia nazista? Levi non trova le risposte desiderate nella lettera inviatagli dal corrispondente, il quale però si accorda con lui per un incontro in Italia. Tale incontro, tuttavia, non potrà mai avvenire. Le notizie sulla vita e sulle opere di Primo Levi si trovano a p. 53. Da: Primo Levi, Il sistema periodico, Torino, Einaudi, 1975. 203