Peter Schneider DiSonora il PaDre La necessità di riflettere sulla politica di sterminio attuata dai nazisti, e in particolare sulle atrocità compiute nei Lager, riguarda ognuno di noi, ma può divenire un pensiero ossessionante per chi, come il protagonista del brano seguente, è legato da strettissimo vincolo familiare a uno dei maggiori responsabili di quelle stragi. Il giovane che guarda a un passato ancora recente con tanta angoscia porta un cognome infamante, quello di Mengele, ed è figlio del mostro di Auschwitz , l autore di tante crudeli sperimentazioni su cavie umane. Il dottor Mengele, sfuggito al processo e alla pena cui sarebbe stato condannato in patria, è riparato in Sud America, dove trascorre una solitaria e astiosa vecchiaia, per nulla pentito delle azioni commesse. Finalmente, dopo anni di forzata lontananza, il momento è giunto: il padre e il figlio si incontrano, e quest ultimo pone le domande che da sempre torturano la sua coscienza. Ma la verità che il vecchio gerarca costruisce per l occasione è un insieme di vaghe farneticazioni pseudo-filosofiche, e la clamorosa menzogna con cui si conclude la sua confessione rivela senza ombra di dubbio l inattendibilità del personaggio. Il volume da cui è tratto il brano è basato su un intervista al figlio di Mengele, che descriveva l incontro realmente avuto con il padre in Sudamerica. Peter Schneider (1940) nacque nella città tedesca di Lubecca. Tra il 1966 e il 1972 militò nel movimento studentesco e nel 1975 subì un processo in cui fu accusato di aver professato idee ostili alla Costituzione. Di questa vicenda parlerà in una delle sue prime opere, Nemico della costituzione (1976), seguita da numerose altre, fra le quali ricordiamo Papà (1988), da cui è stato tratto nel 2003 il film My father. Oggi vive negli Stati Uniti. Da: Peter Schneider, Papà, Roma, edizioni e/o, 2002, traduzione di Simonetta D'Alessandro. 247