La Shoah Le prime persecuzioni degli ebrei Gli ebrei tedeschi, agli inizi degli anni trenta, non erano particolarmente numerosi, in quanto superavano di poco il mezzo milione di unità. Essi erano perfettamente integrati nella società civile, dove spesso occupavano posizioni di preminenza in campo finanziario, commerciale, culturale e nelle professioni liberali (medici, docenti, avvocati). Molti di loro avevano combattuto nella Grande guerra , compiendo il proprio dovere di cittadini, e ritenevano perciò di essere a tutti gli effetti figli della patria tedesca. L ascesa al potere di Hitler minò in breve tempo le loro certezze e ne mise a repentaglio la sicurezza. Il dittatore nazista, infatti, aveva da tempo fatto dell antisemitismo il proprio cavallo di battaglia, l idea centrale della sua politica, costruendo un mito basato sulla superiorità della razza ariana e sulla necessità di imporne il dominio sui popoli appartenenti a razze inferiori. Per gli ebrei non era prevista nemmeno la schiavitù, ma solo l allontanamento o l eliminazione. A partire da 15 settembre 1935, con le leggi di Norimberga, e poi negli anni successivi il regime mise in pratica una feroce politica antisemita, in seguito alla quale gli ebrei furono banditi da tutte le professioni e dalla scuola pubblica, e furono costretti ad aggiungere Israel (se maschi) o Sarah (se donne) al loro nome. Ma il peggio doveva ancora venire. Il 7 novembre 1938 un giovane ebreo polacco cercò di uccidere l ambasciatore tedesco a Parigi per vendicare l espulsione dei suoi familiari dalla Germania. La reazione nazista fu terribile e si concretizzò nella cosiddetta Notte dei cristalli , durante la quale reparti delle SS scatenarono la loro violenza contro gli ebrei, contro le loro proprietà e contro le sinagoghe. Le perdite umane furono elevate (cento morti), quelle economiche incalcolabili, anche perché il governo, paradossalmente, impose alle stesse vittime il pagamento di una somma enorme per il risarcimento dei danni. In quell occasione circa 20.000 ebrei provarono per la prima volta l esperienza dell internamento di massa nei campi di concentramento da poco creati per volere del F hrer. Di fronte alla spietata determinazione con cui veniva attuata la politica antisemita, metà degli ebrei tedeschi preferirono lasciare la Germania; gli altri, privi delle risorse finanziarie necessarie per l espatrio, rimasero in patria, vittime inermi dell ormai imminente tragedia. 269