Shlomo Venezia L arriVo ad auSchwitz-Birkenau Dopo un viaggio lunghissimo, che ha messo a dura prova la sua resistenza e quella dei suoi sventurati compagni, l autore di queste pagine approda al campo di concentramento di Auschwitz. Il primo impatto è tale da non lasciare dubbi su ciò che lo attende: militari urlanti, armati di mitra, e cani lupo che abbaiano furiosamente ai nuovi venuti costituiscono il comitato di accoglienza. Poi le percosse, violente e ingiustificate, quindi il distacco brutale dai propri cari. Infine il momento più drammatico, quello della selezione, che dovrà stabilire chi potrà avviarsi ai campi di lavoro e chi dovrà terminare la propria esistenza in una camera a gas. Cittadino italiano di famiglia ebraica, Shlomo Venezia nasce a Salonicco, in Grecia, nel 1923. Arrestato nella città natale insieme ai suoi familiari (aprile 1944), è internato nel Lager di Auschwitz, dove viene assegnato al Sonderkommando, cioè alla squadra incaricata di gettare i cadaveri delle vittime nei forni crematori. I membri di queste squadre venivano a loro volta uccisi per impedire che un giorno raccontassero ciò che avevano visto, ma egli riesce miracolosamente a scampare. Si stima che fra coloro i quali svolgevano questa mansione i sopravvissuti siano stati in tutto una dozzina; Shlomo è stato l unico italiano ad avere questa ventura. Successivamente ha dedicato la sua vita alla testimonianza di quegli eventi scrivendo il libro da cui sono tratte queste pagine, partecipando a trasmissioni televisive, tenendo conferenze nelle scuole. Da: Shlomo Venezia, Sonderkommando Auschwitz, Milano, Rizzoli, 2007. 27