DALLA LIBERT ALL INFERNO Invece il gruppo in cui ci ritrovammo io, mio fratello e i miei cugini venne inviato a piedi fino a Auschwitz I3. La selezione deve essere durata all incirca due ore, era ancora giorno quando arrivammo sulla Judenrampe ma i prigionieri avevano già terminato di lavorare quando il mio gruppo giunse ad Auschwitz. Mi ricordo che, prima di passare sotto l ingresso principale di Auschwitz I, con l iscrizione «Arbeit macbt frei , «Il lavoro rende liberi , notai un cartello vicino ai reticolati in filo spinato su cui era scritto «Vorsicht Hochspannung Lebensgefahr , «Attenzione. Alta tensione. Pericolo di morte . All interno del campo, immediatamente sulla sinistra, si trovava il blocco 244: era il bordello5 dei soldati e di qualche privilegiato non ebreo. Alle finestre si vedevano delle belle donne sorridenti che si diceva non fossero ebree. Ingenuamente pensai che se c era un bordello eravamo davvero in un posto dove la gente lavorava. Una decina di soldati in tutto, uno ogni dieci metri lungo la nostra colonna, ci accompagnarono fino all ingresso di Auschwitz I e, una volta dentro, ci consegnarono alle SS che si trovavano nel campo. Alcuni prigionieri ci si avvicinarono immediatamente: volevano sapere da dove venivamo e se, per caso, avevamo notizie delle loro famiglie. A un tratto sentii una voce chiamare: «Shlomo, Shlomo! , e guardando nella direzione dei prigionieri vidi il fidanzato di mia sorella Rachel, Aaron Mano, che cercava di attirare la mia attenzione. Voleva sapere se anche Rachel era stata arrestata e dovetti rispondergli che disgraziatamente era 3 Auschwitz I: il complesso di Auschwitz comprendeva tre sezioni: il lager principale (Auschwitz I), il campo di sterminio di Birkenau (Auschwitz II) e il campo di lavoro di Monowitz (Auschwitz III). 4 blocco 24: ogni blocco era costituito da un gruppo di baracche; ogni gruppo era numerato. 5 bordello: casa di tolleranza, ossia luogo dove viene esercitata la prostituzione. 30