I Interessatevi a questo documento, poiché contiene un materiale molto importante per la storia. In memoria della mia famiglia, bruciata viva a Birkenau («Auschwitz ): Mia moglie Sonia Mia madre Sara Mia sorella Estera-Rachela Mia sorella Liba Mio suocero Rafael Mio cognato Wolf Un fischio roco penetrò l aria. Era il segnale dell inizio del viaggio. Simile a un animale che fugge con la sua preda, il treno si mise in moto e si allontanò velocemente. Da tutti i cuori si era alzato un grido. Tutti provavano lo stesso lancinante dolore, poiché capivano di essere stati strappati per sempre alle loro case. La massa aveva cominciato a barcollare e a dondolare. Le difficoltà e il disagio erano apparsi chiaramente sin dall inizio. Ognuno aveva cercato di sistemarsi come meglio poteva, per sopportare almeno il tragitto. Si erano presi i bambini in braccio e si era deciso che coloro che erano seduti avrebbero più avanti ceduto il loro posto agli altri. Si era creata un atmosfera di armonia e di concordia. E tutto accadeva nella rete, tirata dalle mani di un Satana che ancora non si riusciva a conoscere. Gli ebrei credenti recitavano la preghiera dei viaggiatori. Tutti si dicevano: «Ci conducono come gli schiavi, che si possa ritornare, affrancati dalla prigionia . Vieni, amico mio1, attraversiamo queste folli gabbie2. Osserva, seduta o in piedi, qui sta una folla di persone cupe e disperate, 1 Vieni mio: l autore si rivolge al lettore invitandolo a visitare con lui il convoglio su cui sono trasportati i prigionieri ebrei. 2 folli gabbie: i vagoni del treno. 36