Giuliana Tedeschi Il fIGlIo rITrovaTo Gli eventi che si susseguono quotidianamente in un Lager sono quasi sempre dolorosi, spesso tragici, ma a volte, come per miracolo, può accadere che avvengano episodi bellissimi. Il fatto di cui l autrice del brano seguente è testimone appartiene proprio a questa categoria, alla categoria dei miracoli . Una prigioniera non più giovane, fortunosamente scampata alle camere a gas, ha saputo che il figlio, anche lui deportato, svolge il servizio di medico nell ospedale di un campo vicino. E allora, fattasi prescrivere una radiografia, viene portata nell ospedale, dove a visitarla sarà proprio il figlio. L incontro, che avviene alla presenza di una SS tedesca, è breve e non consente gesti o parole affettuosi, ma la sua potenza è tale da trasformare l inferno del Lager in un imprevedibile paradiso. Nata a Milano, Giuliana Tedeschi Fiorentino (1914) trascorse la sua giovinezza a Napoli, dove insegnò Lettere nelle scuole medie superiori. Costretta dopo pochi mesi ad abbandonare la cattedra a causa delle leggi razziali, si sposò con l architetto Giorgio Tedeschi e si trasferì a Torino, città di origine della famiglia del marito. Arrestata nel marzo 1944 con il marito e con la suocera, fu deportata ad Auschwitz, e poi tasferita a Ravensbr ck (18 gennaio 1945). Durante la marcia di evacuazione venne liberata dai russi e dai francesi e poté far ritorno in patria, dove non rivedrà più il marito e la suocera, morti nei Lager. A Torino ritrovò invece le sue due bambine, messe in salvo dalla fedele domestica e invano ricercate dai nazisti. Fra le sue opere, ricordiamo Questo povero corpo (2005, prima edizione 1946), Memoria di donne e bambini nei lager nazisti (1995), C è un punto sulla terra. .. Una donna nel Lager di Birkenau (2004). Da: Giuliana Tedeschi, C è un punto sulla terra Una donna nel Lager di Birkenau, Torino, La Giuntina, 2004. 69