Marco Coslovich La faMe, iL peggior neMiCo Gli orrori che emergono dalle testimonianze dei sopravvissuti al Lager sono infiniti, ma la memoria più ricorrente e feroce, che supera tutte le altre per intensità, è la fame. Più degli insulti e delle minacce, più delle percosse, più del freddo, più delle fatiche strazianti dei campi di lavoro, la fame è l assillo costante che tormenta i prigionieri; la sua presenza si avverte nei loro corpi, trasformati in fantasmi scheletrici, e nei loro pensieri, dove assume la forza di un ossessione indomabile. Danica Cevnja, arrestata il 22 febbraio del 1944 nei pressi di Trieste perché accusata di collaborare con i partigiani, dichiara in questa intervista di straordinaria potenza che quell incubo non è finito con la liberazione, ma continua a funestarla ripresentandosi nella sua mente ogni giorno, ogni notte. Marco Coslovich è insegnante di Lettere e Storia presso le Scuole Medie Superiori a Trieste; collabora con il quotidiano locale il Piccolo . Specialista di storia orale, dal 1984 raccoglie la memoria degli ex-deportati nei Lager nazisti. Sull argomento ha pubblicato, per i tipi della Mursia, tre libri: I percorsi della sopravvivenza (1994), Racconti dal Lager (1997), Storia di Savina (2000). Attualmente dirige il progetto L ultimo appello e ha realizzato tre documentari sulla deportazione e persecuzione nazista: Nei suoi occhi Ravensbr ck (2002), Gli anni negati (con il Museo della Comunità Ebraica di Trieste e il Museo Fratelli Alinari, 2003, F. K. L. Frauen Konzentrationslager (2004). Da: Marco Coslovich, Racconti dal Lager, Milano, Mursia, 1997. 79