Ci vogliono ben venti giorni di cammino per superarle ma alla fine, sempre andando verso Ovest, scendemmo in una grande pianura che è la provincia di Sindufu8.
Anche la capitale si chiama Sindufu9 ed ha una caratteristica davvero curiosa: è una città molto grande e le mura che ne fanno il giro misurano ben venti miglia10 ma, al suo interno, è divisa in tre parti, ognuna con delle mura che la separano dalle altre due. Il fatto è che il vecchio re, morendo, volle lasciare un terzo della sua capitale a ognuno dei suoi tre figli che amava allo stesso modo e tra cui non voleva creare favoritismi. Così stabilì che avrebbero regnato insieme, ciascuno prendendo per sé la propria porzione. Dopo qualche anno, però, il Gran Khan conquistò tutta la regione e di quella strana monarchia a tre è rimasta soltanto la divisione della città».
«È dunque una regione così ricca, che, pur divisa in tre, consentiva a ognuno di mantenere una corte regale?»
«Ricca in maniera impressionante: devi sapere che l’abitato è attraversato da diversi corsi d’acqua, larghi e soprattutto profondi.
Appena a valle della città si uniscono in un solo enorme fiume chiamato Chiansui11 che è navigabile, per cui arrivano in città imbarcazioni che l’hanno risalito magari fin dall’Oceano oppure, partendo da qui, scendono al mare che è lontano un centinaio di giornate di cammino».
«In questo modo si risparmia molto tempo e molta fatica».
«Certamente. E infatti non puoi avere l’idea della quantità di navi che solcano le sue acque: bisogna averlo visto per crederci!
8 Sindufu: è la ricca regione dello Sichuan, separata dalla valle dello Han dai monti Daba Shan.
9 Sindufu: oggi Chengdu.
10 venti miglia: circa 28 km.
11 Chiansui: quello che oggi è chiamato Chang Jiang, noto per molto tempo in Occidente come Yang-tze, o “Fiume Azzurro”, un colosso lungo 5.800 km e con un bacino grande quasi sei volte la superficie dell’Italia. È il più grande fiume dell’Asia e quarto nel mondo. Qui, Marco, pur di stupire, altera un poco la geografia perché, in realtà, a valle di Chengdu scorre il Min che soltanto più a Sud si getta nel fiume principale. È comunque vero che il fatto che il Chang Jiang e alcuni suoi affluenti siano navigabili per migliaia di chilometri è un elemento fondamentale per l’economia cinese.