Di nuovo, Marco stringe per un momento le labbra, seccato che il toscano non mostri alcun rispetto per il suo idolo Kublai.
Poi riprende ed è persino un po’ imbarazzato:
«Beh, veramente ci ha provato… Ha incaricato due suoi nobili generali, Abacan e Vonsancin, di imbarcarsi nei porti di Zaitun e Chinsai e di navigare alla volta di quell’isola favolosa e di sottometterla11…»
«Volevo ben dire! Ma che cosa significa: ci ha provato? Non dirmi che i Tartari sono stati sconfitti da qualcuno!»
«Non proprio…», Marco, a disagio, tentenna un poco. «In realtà, i due generali arrivarono fino a Cipangu, sbarcarono e conquistarono una porzione di pianura. Ma, mentre preparavano i loro uomini per dare l’assalto a qualche città, si alzò un vento violento di tramontana12 che minacciava di mandare le loro navi a fracassarsi una contro l’altra. Ebbero la prontezza di non aspettare il disastro ma di dare ordine alle truppe di risalire a bordo in tutta fretta e di prendere il largo. Non fecero però in tempo a distanziarsi tra loro: il vento era così impetuoso che molti scafi finirono per urtarsi l’un l’altro in mare e per sfasciarsi. Coloro che vi erano sopra finirono in acqua. Presero a nuotare verso un’isola non troppo lontana ma non tutti ce la fecero e molti morirono affogati. Intanto, le altre navi che, essendo più lontane tra loro, si erano salvate, aspettarono che la tramontana si calmasse e poi tornarono anch’esse all’isola. Ma qui avvenne un brutto episodio: i due generali fecero salire sulle navi superstiti soltanto i nobili e i capitani, e poi salparono, lasciando su quell’isola sconosciuta ben trentamila soldati!»
«Che razza di vigliacchi!»

11 sottometterla: in realtà, i Mongoli cercarono due volte di conquistare il Giappone, nel 1274 e nel 1281. Entrambe le spedizioni fallirono il loro scopo.
12 tramontana: vento che soffia da Nord, di solito freddo e veloce.