«Sì, la navigazione è molto sicura e sono tutti marinai esperti.
Infatti, appena tornato a Zaitun, mi imbarcai subito per un’altra meta: Ciamba17 che da poco tempo si era sottomessa al Gran Khan e gli inviava ogni anno dieci splendidi elefanti come tributo. A Ciamba mi sono fermato per pochi giorni perché c’era una nave che salpava per un posto ancora più lontano: l’isola di Giava18. Pensa che occorrono altre millecinquecento miglia per arrivarci! I marinai più esperti mi hanno spiegato che è l’isola più grande del mondo19. Questa è al di fuori dei domini del Gran Khan proprio per la sua lontananza e per le difficoltà di navigazione. È un peccato perché è una terra ricchissima, grande produttrice di pepe, noce moscata, galanga20, chiodi di garofano, cubebe21 e tutte le spezie che possono venirti in mente. I mercanti del Mangi riescono a combinare affari colossali. Ma noi siamo partiti, andando verso Occidente e siamo sbarcati di nuovo sul continente, a Locac22 che è ricchissima di ebano23 e che Kublai non ha sottomesso per lo stesso problema di prima: la lontananza…»
«Beh, che almeno anche Kublai abbia dei limiti!», esclama Rustichello, senza rendersi conto di urtare con la sua frase Marco.
Questi si acciglia per un momento:
«Già! Ritornando a navigare tra le isole, si passa un po’ a stento perché qui il mare è davvero poco profondo, ma ben presto si arriva all’isola della piccola Giava24.

17 Ciamba: il medio e basso Vietnam.
18 isola di Giava: oggi, ancora con lo stesso nome, fa parte, insieme a ben 14.000 altre isole, 3.000 delle quali abitate, dello Stato dell’Indonesia.
19 l’isola più grande del mondo: dato fantasioso.
20 galanga: è una radice aromatica.
21 cubebe: pianta rampicante di cui si utilizzano i frutti, dalle proprietà medicinali.
22 Locac: probabilmente la parte meridionale della Penisola Malese, all’incirca dove sorge oggi Singapore.
23 ebano: pianta che fornisce un legno molto scuro, impiegato per mobili di pregio e strumenti musicali.
24 piccola Giava: Marco fa un bel po’ di confusione, in quanto ha prima descritto Giava come grandissima mentre ora, sbarcando in quella che oggi è chiamata Sumatra, grande tre volte Giava, la definisce “piccola Giava”.