«Una sorpresa? Quale sorpresa?» Rustichello se ne sta con la penna intinta nell’inchiostro, pronto a scattare come un cane a cui si mostra un bastone per farlo giocare.
Marco ride di gusto:
«Pensa che erano ben diciassette anni che io, mio padre e mio zio eravamo presso il Gran Khan…»
«Diciassette?», si sorprende Rustichello.
«È tanto, non è vero? Non fa stupire se, pur trovandoci perfettamente a nostro agio e potendo anche viaggiare e vedere tutte le meraviglie che ti ho descritto, alla fine venisse un po’ nostalgia di casa…»
«Lo credo bene!»
«Già. E infatti era parecchio tempo che mio padre chiedeva a Kublai il permesso di mettersi in cammino verso Venezia. Egli però rispondeva di non poter rassegnarsi a perdere la nostra compagnia e probabilmente saremmo rimasti ancora a lungo, se, mentre io ero in viaggio verso l’India, non fosse avvenuto un fatto grave. Morì la regina Bolgana che era la moglie di Argon, il sovrano dei Tartari di Levante1.
1 Argon… Levante: all’inizio del suo racconto, nel capitolo 1, Marco cita Alau come re dei Tartari di Levante. Ma ciò era vero al tempo del primo viaggio di Niccolò e Matteo: da quel momento fino alla data a cui si riferisce questa annotazione sono passati ormai più di trent’anni.