Riportarono il corpo al re, suo padre, e puoi immaginare il suo dolore. Incominciavano già a circolare strane voci su quel giovane: si diceva che fosse morto non una ma ottantaquattro volte e che si era
sempre reincarnato in un animale diverso: in un bue, in un cavallo, in un cane, fino all’ottantaquattresima in cui divenne un dio.
Così, su quella montagna di Seilan, si conservavano dei denti, dei capelli e una scodella e gli idolatri dicevano che fossero di Sagamoni Borcan, mentre i musulmani affermavano che fossero di Adamo. Gli uni e gli altri venivano in pellegrinaggio per inginocchiarsi davanti a questi oggetti».
«Perché dici “venivano”? Non ci vanno più?»
Marco sorride:
«Non ti sfugge nulla, eh? Dico così perché il Gran Khan, quando venne a sapere che su questa montagna si conservavano delle reliquie così importanti, le volle assolutamente per sé. Così, nel 1284
mandò dei suoi ambasciatori, con un grande seguito, e questi, dopo il viaggio che puoi immaginare, riuscirono a convincere il re di Seilan a cedere loro quegli oggetti in cambio di un compenso ricchissimo. Gli ambasciatori ritornarono a Cambaluc e il Gran Khan, informato del successo ottenuto, mandò incontro alle reliquie un gran corteo di religiosi e di nobili, per accogliere degnamente ciò che tutti credevano fossero ricordi preziosi appartenuti ad Adamo. Si scoprì che la scodella aveva la proprietà che, mettendovi dentro il cibo per un uomo, si riusciva a sfamarne cinque. Il Gran Khan era molto soddisfatto».
«Anche qui, tu hai detto che “credevano” fossero reliquie…»
«Sì, tutti noi sappiamo che Adamo è sepolto in un luogo ben diverso, no?15»
Rustichello non dice niente. Un po’ gli dispiace che, questa volta, Kublai non abbia fatto la parte che lui chiama del “furbacchione”.

15 Adamo… diverso, no?: uno scrittore del III sec d.C., Origene, riferisce una tradizione ebraica secondo la quale la tomba di Adamo sarebbe sulla cima del Golgota, l’altura su cui è stato crocifisso Gesù Cristo. Marco allude evidentemente a questa tradizione.