E così pure da questa spiaggia ce ne siamo andati più alla svelta che ci è stato possibile e infatti non abbiamo avuto danni. Siamo capitati però di male in peggio perché, un poco più a Nord, a Melibar8, agiscono i corsari: hanno più di cento navi e assaltano quelle che trasportano merci. Hanno una tattica astuta: le dispongono sul mare a cinque miglia9 di distanza l’una dall’altra e in questo modo coprono una grande superficie, al punto che è quasi impossibile per le altre navi passare senza essere notate. Quando questo succede, si segnalano l’un l’altro l’avvistamento sparando dei razzi colorati e vanno all’assalto».
«Un disastro!»
«Non è detto: i mercanti sanno bene di questo pericolo e si sono organizzati. Tutti tengono delle armi a bordo e sono ben decisi a vendere cara la loro nave. Infatti non sempre i corsari hanno la meglio ma, quando ci riescono, bisogna dire che si accontentano del carico: agli equipaggi non fanno niente, anzi, dimostrano un certo senso dell’umorismo perché li invitano ad andarsene, a guadagnare altre ricchezze e a ripassare da lì, in modo che essi possano rubargliele un’altra volta!»
«Che facce di bronzo!»
«Te l’ho detto, che tutta la costa è infestata da questi corsari.
Pensa che nel regno di Tana10 è il re stesso che si è messo d’accordo con loro: essi sono liberi di agire nelle acque del suo dominio in cambio di tutti i cavalli che riescono a catturare».
«Un re ha fatto questo?»
«Sì: i corsari possono tenersi tutto l’oro, l’argento e le pietre preziose, e muoversi indisturbati sul mare davanti al regno, purché consegnino i cavalli.
8 Melibar: la regione indiana del Malabar, posta sulla costa occidentale; la città principale è oggi Mangalore, a Nord di Cannanore.
9 cinque miglia: circa 7 km.
10 Tana: l’attuale Thana, subito a Nord della grande città di Mumbay (oggi 16 milioni di abitanti e un tempo chiamata Bombay) che non viene citata da Marco perché è stata fondata nel 1294 e, dunque, al momento del suo passaggio non esisteva ancora.