«Non mi credi più?», domanda l’altro, tutto sorridente. Prevedeva la protesta. «Nemmeno se ti spiego come fanno?»
«Sentiamo!», bofonchia l’altro, polemico.
«Ebbene, prendono i pesci più grandi, li tagliano a pezzetti e li mescolano con una farina che hanno loro. Mescolano e mescolano fino a che ottengono una specie di pasta. A questo punto la mettono a seccare al sole e quella si indurisce, formando una sorta di pagnotta. Non devono far altro che raccogliere questi particolari biscotti e portarseli a casa: durano un anno senza andare a male e così mangiano senza problemi».
Rustichello ha ripreso a scrivere senza fare commenti.
Marco prosegue:
«Se si prosegue lungo quella costa, si entra nel Golfo di Calatu35. Qui in breve si arriva a Cormosa36, di cui abbiamo già detto che è forse il luogo più caldo della Terra. Noi vi facemmo sosta con le nostre navi e lì prendemmo terra, insieme alla principessa Cocacin e al suo seguito. Così come ci eravamo messi in cammino verso Oriente tanti anni prima, quella volta ci mettemmo invece in marcia verso Occidente per consegnare la principessa al suo sposo».