«Era ormai tempo di consegnare la principessa Cocacin alla corte di Argon, ma proprio lì1 ci attendeva una brutta notizia: il gran sovrano era morto nel frattempo e un nobile di nome Chiacatu aveva per il momento il potere2. Infatti l’erede al trono, il principe Casan3, figlio di Argon, si trovava in quel periodo impegnato in una spedizione militare per garantire, con un esercito di sessantamila uomini, la sicurezza dei confini del Paese. Chiacatu ci accolse bene e stabilì che la principessa Cocacin sposasse, appena possibile, il figlio di colui al quale era destinata, cioè proprio quel Casan di cui ho detto. A questo punto, il compito mio, di mio padre e di mio zio era terminato. Ti prego di notare come Kublai ci avesse affidato un incarico che dimostra tutta la buona reputazione che ci eravamo guadagnati presso di lui: mettere una principessa sotto la nostra responsabilità, tanto più che era accompagnata dalla figlia del re del Mangi, era stato un atto di fiducia incredibile, pensando che noi, ai suoi occhi, eravamo comunque dei “latini”,cioè gente venuta dall’altro capo del mondo».
1 lì: Marco non specifica dove sia il luogo.
2 Chiacatu… potere: Marco Polo si mantiene un poco sul vago circa la situazione che trova presso i Tartari di Levante. In realtà, questo Chiacatu era fratello di Argon e approfittò della morte di quest’ultimo per usurpare il trono che sarebbe stato invece di Casan, figlio appunto di Argon. Regnò in questo modo dal 1291 al ’95, fino a quando cioè fu ucciso da Baidu che, a sua volta, trovò morte violenta pochi mesi dopo. Il racconto dettagliato di una parte di tutti questi avvenimenti è fatto più avanti, in questo stesso capitolo.
3 Casan: regnerà soltanto a partire dal 1295 e, al contrario dei precedenti che erano cristiani o comunque mostravano simpatie per essi, si convertì all’Islam.