Rustichello scrolla le spalle:
«Ma sì! I soliti invidiosi. Appena a uno va un po’ bene nella vita, c’è subito qualcun altro che si rode. Ebbene, che si roda, no? Perché prendersela?»
Marco ride:
«Tu sei uno scrittore. Te ne vai dove ti pare. Sei uno spirito libero. E poi, scusami se te lo dico, non guadagni abbastanza per sapere che cosa sia davvero l’invidia degli altri. C’è da non aver più voglia di uscire nel quartiere. Così, per starmene tranquillo, mi sono comperato una galea9».
Rustichello scoppia in una risata che fa sussultare tutti gli altri ospiti della cella:
«I ricchi! Un povero diavolo,per tirarsi su,si procura una brocca di vino. Loro no! Gli ci vuole almeno una galea! E a che cosa ti serviva?»
«Beh, a navigare, naturalmente! Avevo assunto un equipaggio e uscivamo in Adriatico: si andava lungo la costa; i rematori vogavano al ritmo del tamburo10; le vele si riempivano di vento; io guardavo le isole11 che scorrevano davanti a me e sognavo di essere ancora in uno dei miei grandi viaggi…»
Resta per un momento in silenzio, lo sguardo perso nei suoi ricordi. Rustichello dà un leggero colpo di tosse e allora Marco si scuote, lo guarda, sorride e riprende a raccontare:
«Dunque, tutta Venezia sapeva che possedevo questa galea. Così, quando ad agosto è arrivata la notizia che la flotta genovese era entrata nell’Adriatico, il Doge12 ha ordinato che tutte le navi disponibili si mettessero ai suoi ordini. Io non potevo sottrarmi. E, poi, anche potendolo, non lo avrei mai fatto: non sono il tipo che si nasconde!»

9 galea: nave dotata di vele e di remi, diffusa nel Mediterraneo tra la fine del Duecento e tutto il Settecento.
10 tamburo: per sincronizzare l’azione dei molti rematori a bordo di un galea, si utilizzava un suonatore di tamburo che, con i suoi colpi, dettava il ritmo della vogata.
11 isole: Marco si riferisce evidentemente alle coste dell’attuale Croazia, tutte costellate di isole e isolotti, al contrario delle riva opposta, quella italiana, che ne è invece completamente priva.
12 Doge: la suprema carica nello Stato veneziano (poi anche in quello pisano e genovese) che aveva, tra l’altro, il comando delle forze armate.