Marco annuisce:
«Se mai si è visto un miracolo, beh, quello è certamente uno!
Il califfo era rimasto senza parola e assolutamente immobile. Molti musulmani, intorno a lui, si convertirono all’istante al cristianesimo. Lui non lo ammise mai ma, quando morì, gli trovarono una croce appesa al collo, segno che si era convertito in segreto. La cosa avrebbe fatto scandalo: puoi immaginare, un califfo diventato cristiano! Per cui gliela tolsero ma poi lo seppellirono in un luogo diverso dai suoi predecessori…»
«Immagino che sia una storia che non viene raccontata pubblicamente…»
«Certo che no! La si sussurra nei bazar19 e soltanto quando si è ben sicuri di trovarsi davanti a persone fidate. In materia di religione, occorre sempre essere prudenti: è chiaro che ognuno difende la propria».
«Naturale… E poi? Dove vi siete diretti?»
«Abbiamo disceso il Tigri e siamo sbucati nel Golfo Persico.
Ben presto abbiamo preso terra e siamo entrati in Persia20. È una
regione dalle dimensioni enormi e dalle montagne altissime. Un tempo era un potente impero ma, dopo aver subito le incursioni e le conquiste dei Tartari, adesso è un po’ in decadenza. Tra le altre, c’è una città che è un po’ particolare: si chiama Sava21 e proprio da qui partirono i tre Re Magi che andarono fino a Betlèmme, per rendere omaggio a Gesù quand’era appena nato, portandogli in dono oro, incenso e mirra22».
Beve un poco d’acqua, fa una smorfia perché ha un cattivo sapore e riprende a raccontare:
«Dunque, dopo aver domandato a questo e a quello, mio padre ebbe l’indicazione giusta. Partimmo in direzione di un luogo chiamato Cala Ataperistan…»
19 bazar: mercato tipico dei Paesi mediorientali e dell’Africa settentrionale.
20 Persia: oggi chiamata Iran.
21 Sava: l’odierna Saveh, non lontana da Teheran, la capitale dell’Iran.
22 mirra: resina dall’intenso profumo che si ricava dalla corteccia di particolari alberi e che è utilizzata per fabbricare cosmetici e medicine.