«È un albero immenso, isolato in mezzo a una regione dove non ha un solo compagno. Ha foglie verdi su un lato e bianche sull’altro e produce ricci come i castagni, ma questi sono vuoti, senza frutti. Sorge proprio nel punto in cui avvenne, nei tempi remoti, la grande battaglia tra Alessandro Magno e Dario11: sembra quasi che sia cresciuto a memoria di quella. Gli abitanti della regione sono musulmani ed è gente davvero bella; le donne, in particolare, sono stupende. Non ridere, Rustichello: anche questo, in un viaggio, ha la sua importanza, perché la bellezza sostiene lo spirito e sa il Cielo quanto lo spirito abbia bisogno di aiuto in un viaggio simile!»
«Sì, hai ragione…»
«Ma la cosa più importante di quella parte di mondo è un’altra: devi sapere che non lontano da lì viveva un tempo il Veglio12 della Montagna».
«Dici che viveva. Non è più lì?»
«Questa è una storia antica. Io l’ho soltanto sentita raccontare dalla gente del luogo… Dunque, pare che questo Veglio si chiamasse in realtà Alaodin13. Si era fatto costruire uno splendido giardino al centro di una valle, al riparo di due catene montuose. Qui si poteva trovare ogni delizia che un musulmano potesse immaginare: alberi carichi di frutti, case ornate di oro e di dipinti, canaletti in cui scorrevano vino, latte, miele, acqua purissima; e poi fanciulle di una bellezza straordinaria che sapevano cantare, suonare, danzare e accarezzare gli uomini come avviene soltanto in sogno. Ebbene, il Veglio della Montagna, che aveva letto il Corano14 e aveva imparato che Allah promette ai suoi fedeli un paradiso fatto proprio in tal modo, lasciava credere ai suoi seguaci che quello fosse appunto il vero Paradiso».
«Beh, non doveva essergli difficile, vista quella meraviglia!»
«Sì, sì, certo, eppure c’era un “ma”…»
«C’è sempre un “ma”, se le cose sono troppo belle!», brontola Rustichello.
11 la grande battaglia tra Alessandro Magno e Dario: Alessandro III detto Magno, re di Macedonia e di Grecia, conquistò l’Impero Persiano nel IV secolo a.C., sconfiggendo l’imperatore Dario più volte. Qui si allude probabilmente alla battaglia di Gaugamela (ottobre 331 a.C.) che fu l’ultima prima che Dario fosse assassinato da un suo governatore, Besso, che sperava di farsi dei meriti presso il vincitore e fu invece punito da questi con la morte per il suo tradimento.
12 Veglio: in antico italiano, significava “vecchio”.
13 Alaodin: tutta questa vicenda ha una base storica, in quanto esisteva in effetti una setta detta gli Assassini. Ala’uddin Mohammed ne fu il capo tra il 1220 e il 1255 ma fu ucciso dal proprio figlio Ruknudin che ne prese il posto. A sua volta, Ruknudin fu sconfitto e catturato dal mongolo Hulagu nel 1257. Costui lo mandò, incatenato, al proprio fratello Mongu, ma Ruknudin fu ucciso lungo il percorso.
14 Corano: il Libro Sacro dell’Islam.