«Dopo giorni di marcia arrivammo finalmente a Campiu che è la capitale di tutta questa vasta regione di Tangut. Anche qui i cristiani e i musulmani sono una minoranza: quasi tutti sono idolatri10. Ho visto le loro abbazie: contengono idoli di legno, o di argilla, o di pietra, molto ben fatti e ricoperti d’oro. Sono statue enormi e sdraiate a terra11. I monaci vivono in grande povertà personale e mantenendosi casti. Tutti dividono il tempo non in mesi ma in base alla durata del ciclo lunare che, come sai, dura ventotto giorni.
Ci sono periodi in cui è proibito uccidere qualsiasi essere vivente e anche mangiare carne. Tutti rispettano questi precetti12. I ricchi possono avere anche trenta mogli, purché l’uomo sia in grado di fornire a ognuna una dote composta da bestiame, schiavi e denaro. La prima che viene sposata è però la più importante e governa sulle altre. Pensa che restammo in questa città per un anno intero, un po’ perché eravamo stremati, e un po’ perché mio padre e mio zio riuscirono a impostare grandi affari. Tuttavia non avevamo scordato che il Gran Khan era sempre in attesa del nostro arrivo, per cui, al termine dell’anno, ci rimettemmo in movimento e impiegammo cinquantadue giorni, attraverso il deserto, per raggiungere Caracoron13».
«Si tratta di una città importante?»
«Molto importante: è stata la prima fondata dai Tartari quando uscirono dalle loro terre e incominciarono a sottomettere quasi tutta l’Asia. Devi sapere che i Tartari, in origine, non avevano né città né fortezze: vivevano in assoluta libertà in un territorio immenso, fatto tutto di pascoli e di fiumi. Si può dire non avessero padroni, se si fa eccezione per un tributo che pagavano regolarmente al Prete Gianni14.
10 idolatri: con questo termine dispregiativo, che significa “adoratore degli idoli”, Marco si riferisce a popolazioni di religione buddista e confuciana.
11 sdraiate a terra: molto spesso le statue che ritraggono Buddha lo presentano sdraiato sul fianco destro.
12 precetti: obblighi imposti da una religione.
13 Caracoron: Caracorum, come racconterà Marco subito dopo, era stata la città in cui il grande Gengiz Khan aveva posto la prima capitale del suo sterminato impero, nel 1220. Quarant’anni dopo, la residenza dell’imperatore fu spostata a Cambaluc, oggi nota come Pechino, capitale della Cina.
14 Prete Gianni: figura leggendaria di re cristiano che, nell’immaginazione popolare medievale, rappresentava la rivincita dei cristiani, appunto, minacciati in Asia e non soltanto dall’espansione dell’Islam. Marco Polo sembra identificarlo con Toghrul, re dei Keraiti, tribù cristiana al centro della Mongolia. In effetti egli era alleato di Temugin prima che costui assumesse il nome di Gengiz Khan. Venne poi in urto con il capo mongolo e fu sconfitto nel 1203, morendo poco dopo.