Comunque, ogni notte passano per le vie gruppi di trenta o quaranta cavalieri che arrestano coloro che girano dopo il terzo tocco e non sanno dare una spiegazione precisa per il fatto di trovarsi fuori casa. Vengono portati via e il mattino dopo processati e puniti: si dà loro un numero di bastonate proporzionato alla gravità della colpa, ma non vengono mai intenzionalmente uccisi perché gli astrologi hanno avvertito il Gran Khan che spargere sangue porterebbe sventura».
«Quindi, due città e, in mezzo, il fiume…»
«Sì, ma fuori di Taidu ci sono borghi in ogni direzione e la popolazione di questi paesi è, presa tutta insieme, superiore a quella della città stessa. Ci sono artigiani, commercianti e ampi magazzini per le merci che arrivano da tutto il mondo».
«E come vive il Gran Khan? Che abitudini ha? Tu hai potuto osservarlo bene, non è vero?»
Marco sorride a tanti piacevoli ricordi:
«Sono stato presso di lui e ne ho condiviso le giornate. Ebbene, innanzi tutto, devi sapere che Kublai ha una sua scorta personale di dodicimila cavalieri che si chiamano Chesitan, che significa appunto “cavalieri fedeli del Khan”. Non devi pensare che corra dei pericoli e che si faccia proteggere. No, questa scorta serve soltanto per sottolineare la sua potenza e la sua regalità.
Sono divisi in quattro turni di tremila uomini ciascuno e ogni gruppo resta presso di lui tre giorni e tre notti, mentre gli altri si riposano in attesa di subentrare a loro volta».
«Hai partecipato a dei banchetti?»
«Ma certamente! È uno spettacolo splendido, credimi. Il Gran Khan siede a un capo di un tavolo gigantesco. Alla sua sinistra siede la prima moglie che, come ho detto, è la più importante.
Stanno su una pedana e quindi tutti gli altri sono più in basso di loro, tanto che le teste arrivano all’altezza dei loro piedi. A destra siede il figlio maggiore, a un’altezza intermedia tra i genitori e il resto dei commensali, poi gli altri figli e i componenti della famiglia imperiale. I nobili siedono più in basso e più in basso ancora le loro mogli e i figli. Kublai, dalla sua posizione elevata, può vederli tutti.