Il calendario romano Il calendario di Romolo e di Numa Pompilio Secondo la tradizione, Romolo divise l anno, che cominciava da marzo, in dieci mesi di 28 giorni, seguendo le fasi lunari; questo spiega il nome di September, October, November, December, settimo, ottavo, nono e decimo mese. Numa Pompilio aggiunse due mesi, Ianuarius e Februarius: il primo era in onore di Ianus (Giano bifronte, protettore delle case, della porta della città, degli eserciti, aveva in mano una chiave e il suo tempio restava chiuso in tempo di pace), il secondo era dedicato alla dea Febbre, in onore della quale si tenevano celebrazioni il 15 di febbraio. Martius prendeva il nome dal dio della guerra, Marte, Aprilis, da aperire, con significato di far aprire le gemme, Maius era in onore di Maia, madre di Mercurio, Iunius di Giunone, mese in cui era venerata la dea con feste. Iulius venne poi dedicato a Giulio Cesare e Augustus a Ottaviano Augusto. Nel calendario di Numa Pompilio, i giorni erano 355 e ogni due anni si aggiungeva un mese di 22 o 23 giorni per recuperare quelli perduti. Mosaico del V secolo raffigurante i mesi di Luglio e Agosto (Argo, Museo). La Primavera in un mosaico romano del V sec. (Roma, Museo Nazionale). Mosaico di età imperiale con i mesi dell'anno, da una villa romana in Africa. Il calendario di Giulio Cesare Giulio Cesare, poi, riformò ancora il calendario con l anno di 365 giorni, suddivisi in dodici mesi di trenta e trentuno, ad eccezione di febbraio di ventotto (ventinove ogni quattro anni, chiamato bisestile, da bis sextus, perché veniva ripetuto il sesto giorno antecedente le Calende di marzo). Da allora viene detto bisestile anche l anno di 366 giorni. I giorni del mese e della settimana I mesi avevano tre giorni fissi: il primo era chiamato Kalendae, il quinto o settimo Nonae, il tredicesimo o quindicesimo Idi. Tutti gli altri giorni venivano contati partendo da quelle tre date. I giorni della settimana erano consacrati alle divinità o agli astri: Solis dies (poi Domini dies, la domenica), Lunae dies, Martis dies, Iovis dies, Veneris dies, Sabbat (dall ebraico = riposo). Attualmente è in vigore il calendario gregoriano risalente il 1582, riformato da papa Gregorio XIII. Il calendario romano 259